Per le officine SBB di Bellinzona, responsabili della manutenzione della flotta ferroviaria svizzera, abbiamo recentemente installato una nuova cabina di verniciatura con innovativo sistema di aspirazione laterale.
Se il treno è da sempre sinonimo di movimento, velocità e innovazione, il nuovo impianto rispecchia a pieno l’anima del settore permettendo flessibilità, rapidità e sostenibilità.
Officine FFS di Bellinzona: le nuove sfide del settore ferroviario
L’incremento della domanda, la capacità dei nodi ferrovieri e la complessità del sistema sta mettendo l’industria ferroviaria di fronte a nuove sfide che la SBB stanno affrontando con una strategia a lungo termine capace di assicurare collegamenti più flessibili, frequenti e rapidi.
In quest’ottica era necessario per SBB di Bellinzona poter effettuare interventi di manutenzione efficaci e duraturi nel tempo.
I treni infatti sono costantemente esposti agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici e all’umidità, motivo per il quale la corrosione può provocare seri danni strutturali. Dopo lo smontaggio totale della carrozza, vengono infatti effettuate le opere di risanamento, seguite dagli interventi di granigliatura, riverniciatura ed essiccazione, prima del riassemblaggio finale.
Per garantire la resistenza dei propri componenti contro la corrosione e l’usura e per agevolare la manutenzione del materiale rotabile, leggera e pesante, anche l’impianto di verniciatura di SBB Bellinzona necessitava un ammodernamento tecnologico.
“Uno degli investimenti più recenti che abbiamo effettuato è stato quello relativo alla nuova cabina di verniciatura a liquido e di essiccazione fornita da Eurotherm Spa di Volpiano (Torino), l’azienda italiana che ci ha fornito un impianto flessibile e con un sistema di aspirazione laterale totalmente innovativo” – afferma Marco Siccardi, capo progetto della SBB.
La nuova cabina di verniciatura firmata Eurotherm
Le nuove cabine di Eurotherm avrebbero dovuto essere installate prima nello stabilimento di Olten, poi a Yverdon-les-Bains e, infine, nel nuovo stabilimento in costruzione di Arbedo-Castione. Tuttavia, le Officine di Bellinzona ne avevano necessità urgente e, avviata ad ottobre 2023 la collaborazione con Eurotherm, il 1° maggio 2024 la cabina era già stata completata presso il capannone di Bellinzona.
La cabina di verniciatura a liquido e di essiccazione che abbiamo progettato e installato presso lo stabilimento industriale di Bellinzona è studiata specificatamente per il settore ferroviario ed è in grado di accogliere sia la componentistica che le carrozze ferroviarie vere e proprie.
La sfida che il cliente ci aveva sottoposto in questo caso era duplice:
- ottenere una soluzione flessibile con la quale gestire la verniciatura di differenti tipologie di materiale rotabile;
- evitare interventi edili per la sua costruzione, trattandosi di una cabina da installare in un capannone esistente, per velocizzare i tempi ed abbattere i costi.
“Questo è stato possibile anche grazie ad una caratteristica innovativa della cabina studiata dall’impiantista italiano: il sistema di aspirazione progettato lateralmente ha consentito di evitare gli scavi per la costruzione dell’impianto a pavimento, che in genere caratterizza questa tipologia di cabine, velocizzandone così i tempi di consegna” continua Siccardi.
L’innovativo sistema di aspirazione laterale
Il nostro team tecnico ha personalizzato l’impianto, dotandolo di un sistema di aspirazione laterale parzializzato in 3 settori distinti. Le pareti aspiranti per una lunghezza totale di 34 metri su entrambi i lati, separano virtualmente la cabina in 3 settori, ciascuno gestito da una UTA – Unità di Trattamento Aria, che garantiscono un ricircolo su 3 zone con la possibilità di gestire ciascuna area in modo indipendente.
Ciascuna delle 3 UTA è dotata di un sistema automatico ad acqua per raffreddare o riscaldare l’aria in base alle temperature stagionali esterne, in modo che la cabina mantenga un range di temperatura costante durante l’anno.
Ciascuna delle tre unità è anche dotata di un sistema per il controllo del livello di umidità attraverso una centrale di acqua osmotizzata, che prepara l’acqua che deve essere nebulizzata all’interno dell’unità, mentre i sensori di umidità sono collocati direttamente nel plenum.
Una curiosità di questo impianto di trattamento ad aria è che, a causa delle sue enormi dimensioni, abbiamo dovuto fare ricorso all’intervento di un elicottero per movimentare i camini da collocare all’esterno dell’edificio, una procedura indispensabile in uno stabilimento con impianti fuori misura come quelli delle Officine di Bellinzona.