Bilanci, resoconti e, perché no, buoni propositi. A gennaio nessuno è esente da queste pratiche: nemmeno le aziende.
Se frequentate il web e se ascoltate musica in streaming, sapete che il bilancio più famoso è quello di Spotify: il suo Wrapped riassume in dati il modo in cui avete usato la piattaforma nel corso dell’anno che sta per concludersi.
“To wrap” significa avvolgere: quello che fanno con uniformità e precisione le vernici stese tramite le nostre cabine di verniciatura. Ecco perché ci sentiamo affini al concetto di resoconto di fine anno.
È un’associazione labile, ma ve l’avevamo detto: nessuna azienda rinuncia ai resoconti!
2022: oltre l’impostazione standard
Se il 2021 è stato un anno difficile per tutti i settori, il 2022 non ci ha propriamente lasciati respirare. Alle deformazioni che il mercato ha subito per effetto della pandemia si sono sommate quelle causate da una situazione geopolitica che tra le varie cose ci ha imposto di ripensare il modo in cui lavoriamo.
Dall’approvvigionamento e dai costi delle materie prime, all’importanza di fidelizzare non solo i clienti, ma anche i dipendenti: l’impostazione standard delle aziende è stata messa in discussione.
Più che un bilancio di fine anno, dunque, ecco uno sguardo su come cambia la vision aziendale in vista dei prossimi anni. Il nostro 2023 si apre nel segno di una rinnovata consapevolezza sociale e della sicurezza di essere sulla strada giusta verso un’economia migliore.
Eurotherm punta sulla produzione e sul capitale umano
All’interno di questo scenario complesso avevamo tre scelte:
- Esternalizzare parte della produzione verso altri Paesi, a costi (e qualità) inferiori;
- aumentare i prezzi dei nostri prodotti:
- continuare a credere nella produzione in house senza ritoccare i costi.
In effetti potevamo anche optare in una quarta opzione: piangerci addosso… cosa che però non è nelle nostre corde!
In un mercato che continuava a cambiare alla velocità della luce, tra accelerazioni improvvise e brusche frenate, il nostro desiderio era quello di rimanere competitivi, senza andare ad aggravare sull’inflazione generale, senza ridurre la qualità dei nostri prodotti e continuando a credere nel Made in Italy.
“Abbiamo quindi deciso, nel corso del 2022, di continuare a fare quello che sappiamo fare: investire nel miglioramento dell’azienda puntando sui macchinari e sul capitale umano” dice Paolo Ghiazza, “per continuare a servire al meglio i clienti prima, durante e dopo la vendita. Avremmo potuto certo inventarci soluzioni alternative, ridurre l’azienda, aumentare i prezzi o ridurre i costi esternalizzando alcune fasi, ma abbiamo preferito andare nella direzione opposta, continuando ad investire”.
Il binomio efficienza e qualità
Il 2022 ha dato a Eurotherm la spinta verso una riorganizzazione ancora più profonda dei flussi di lavoro, in vista dell’efficienza e della qualità.
Abbiamo così investito su nuovo personale giovane, abbiamo ripreso a partecipare alle fiere (interrotte gli scorsi anni a causa nota), abbiamo ampliato il settore dell’assistenza, abbiamo direzionato la sperimentazione verso impianti di verniciatura a basso costo energetico, acquistato due nuove macchine di piegatura e altri macchinari d’avanguardia italiani, tedeschi, francesi e belgi, contribuendo, nel nostro piccolo, a far circolare l’economia esattamente dove operiamo: in Europa.
Niente bilanci, quindi, ma la soddisfazione di avere obiettivi, idee e strumenti chiari. Il nostro “wrapped” è il numero sempre più grande di prodotti trattati e verniciati nelle cabine Eurotherm, da clienti vecchi e nuovi che ancora possono contare su un servizio di altissima qualità e… al giusto costo.